TRASAGHIS
Un sentiero naturalistico attrezzato sulla forra del Leale. Dopo che la Regione ha riconosciuto ufficialmente il biotopo “Forra del Leale” , l’omonimo comitato che ha sostenuto con il Comune di Trasaghis la richiesta per salvaguardare il territorio e le specie protette che sono presenti in quell’area, propone di valorizzare ancora di più quell’ambito naturale.
Un sentiero naturalistico attrezzato sulla forra del Leale. Dopo che la Regione ha riconosciuto ufficialmente il biotopo “Forra del Leale” , l’omonimo comitato che ha sostenuto con il Comune di Trasaghis la richiesta per salvaguardare il territorio e le specie protette che sono presenti in quell’area, propone di valorizzare ancora di più quell’ambito naturale.
Nel 2019 il torrente Leale era diventato area di rilevanza erpetologica nazionale, rientrando nella categoria e codice Aren – Ita105Fvg002. Nel suo contesto sono presenti una ventina di specie animali e vegetali, protette dalla direttiva Habitat. In particolare, ci vive una importante popolazione di Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata), studiata da anni dal Tiziano Fiorenza della Societa’Herpetologica Italiana: si tratta di un piccolo rospo che si trova in particolare nel tratto denominato “Marmitte dei giganti”.
Un’altra specie importante che vive nel corso d’acqua è il Gambero d’acqua dolce (Austropotamobius pallipes), un crostaceo ormai molto raro, già censito a suo tempo da uno studio dell’Ente Tutela Pesca, e di cui è proibita la cattura.
Piero Cargnelutti
(Messaggero Veneto, 2 aprile 2020)
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