Scuola da demolire: bimbi delle elementari trasferiti alle materne
L’edificio che ospita una sessantina di studenti non è sicuro L’asilo dovrà essere ospitato in un modulo provvisorio
Scuola da demolire e da ricostruire a Bordano, dove l’anno scolastico Montessori viene comunque confermato per i prossimi anni. Dopo aver vietato l’ingresso e l’utilizzo dell’edificio di via Regione Toscana in cui era ubicata la scuola primaria per questioni legate alla sicurezza a seguito delle verifiche di vulnerabilità anti-sismica, l’amministrazione comunale fa ora il punto sulla futura gestione della struttura, nel prossimo periodo: «La relazione tecnica – spiega il sindaco Ivana Bellina – che mi è stata consegnata indica che quell’edificio, realizzato con materiali di prefabbricato, va demolito per costruirne uno nuovo con tutti i crismi necessari per poter ospitare una scuola in sicurezza. Abbiamo avviato i contatti con la Regione a cui esporremo la problematica e chiederemo indicazioni sulle modalità di accesso a fondi che ci permettano di intervenire quanto prima».
Al momento, è difficile definire quali saranno i tempi di realizzazione di una nuova scuola, che corrisponde a un piccolo edificio a piano terra ubicato nell’area centrale del capoluogo di Bordano. In quel plesso dell’istituto comprensivo di Trasaghis, tra materna ed elementare, sono ospitati una sessantina di bambini per i quali è già stata individuata una soluzione che garantirà il normale svolgimento delle lezioni a partire da settembre.
«La scuola materna –dice il sindaco Bellina – non ha problemi di sicurezza e con alcune migliorie potrà ospitare i bambini della primaria. I 12 bambini della materna saranno invece ospitati in un modulo provvisorio esterno che ci apprestiamo ad affittare e per il quale sono già state avviate le relative procedure. È una soluzione temporanea che abbiamo preso dopo esserci confrontati con la direzione dell’istituto, gli insegnanti, i genitori, i referenti dell’azienda sanitaria e i tecnici che seguono la sicurezza. Per l’amministrazione comunale, quella di Bordano è un’offerta didattica che propone il metodo Montessori, è la seconda pubblica di questo tipo in tutto il territorio provinciale, e per questo il nostro impegno è garantire che prosegua nel nostro paese». Quello che partirà a settembre sarà il terzo anno scolastico del progetto Montessori a Bordano che riguarda sia le materne che le elementari: negli ultimi anni, Comune e istituto comprensivo hanno deciso di sviluppare il Montessori a Bordano, una scelta che è risultata premiante poiché il numero degli iscritti è notevolmente cresciuto garantendo al plesso di avere le presenze necessarie.
«La scuola materna –dice il sindaco Bellina – non ha problemi di sicurezza e con alcune migliorie potrà ospitare i bambini della primaria. I 12 bambini della materna saranno invece ospitati in un modulo provvisorio esterno che ci apprestiamo ad affittare e per il quale sono già state avviate le relative procedure. È una soluzione temporanea che abbiamo preso dopo esserci confrontati con la direzione dell’istituto, gli insegnanti, i genitori, i referenti dell’azienda sanitaria e i tecnici che seguono la sicurezza. Per l’amministrazione comunale, quella di Bordano è un’offerta didattica che propone il metodo Montessori, è la seconda pubblica di questo tipo in tutto il territorio provinciale, e per questo il nostro impegno è garantire che prosegua nel nostro paese». Quello che partirà a settembre sarà il terzo anno scolastico del progetto Montessori a Bordano che riguarda sia le materne che le elementari: negli ultimi anni, Comune e istituto comprensivo hanno deciso di sviluppare il Montessori a Bordano, una scelta che è risultata premiante poiché il numero degli iscritti è notevolmente cresciuto garantendo al plesso di avere le presenze necessarie.
Piero Cargnelutti
(Messaggero Veneto, 9 luglio 2019)
Quando ho letto distrattamente il titolo mi son detto "Povera Bordano, ora chiudono anche le scuole…" invece , leggendo il resto dell'articolo ho capito che le scuole rimangono ma l'edificio che le ospita è da demolire e che è già stata trovata una soluzione per le lezioni del prossimo anno. Qui entra un po di storia personali,in quanto ho partecipato al recupero delle infrastrutture interne del precedente asilo (donato se non sbaglio dal Mess. Veneto )e poi ho trascorso quasi tre mesi invernali a ricoprire di Poliuretano espanso ,recuperato dalla demolizione delle baracche, il sottotetto dell'edificio che in origine era piatto. Per la cronaca a quei tempo lavoravo come operaio nei lavori socialmente utili ,qualcuno li chiamava La Fanfani, ma alla fine del mese arrivava qualche soldino ,pochi ma buoni. Ho voluto lasciare queste 4 righe a ricordo delle giornate passate "nell'oscurità " del sottotetto a posare poliuretano per isolare termicamente l'edificio mentre fuori pioveva o nevicava . Inutile "Attraverso i tempi la vita cambia" sentenziava quel vecchio Bordanese . Mandi
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