"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 8 ottobre 2018

Sfollati, vaganti, profughi. Il nostro 8 ottobre e quello degli altri

Ci hanno fatti andare via dalle nostre case, non siamo più stati padroni di niente. Abbiamo dovuto andarcene in quattro e quattr’otto, portando con sé praticamente niente.
Dopo aver vagato a lungo siamo andati a cercare un po’ di ospitalità. In tanti si giravano dall’altra parte, qualcuno ci scacciava, pochi cercavano di venirci incontro. È stata dura….”

Chi ha pronunciato parole di questo tipo? Certamente quelli dei nostri paesi, che – come oggi, l’8 ottobre del 1944 – furono costretti a sfollare. L’avranno magari detto i loro padri, sfollati dopo Caporetto…


Ma possono averlo detto anche, pochi anni fa, i profughi dalla Bosnia o quelli che hanno cercato di venire in Europa dalle martoriate terre del Medio Oriente.


Possono dirlo, oggi, chi cerca di scappare dalle guerre in Africa…



Qui ad Alesso - e in generale, nei Comuni di Trasaghis e di Bordano - , giustamente, si è fatto uno sforzo notevole per tramandare la memoria di quanto successo nel 1944.
Forse, aver metabolizzato il ricordo di quella dura esperienza potrebbe spingerci a “non girarsi dall’altra parte” di fronte a situazioni similari, contingenti.  

Ce diséso?

A&D

1 commento:

  1. Questo è un argomento delicato, molto delicato , che potrebbe dar luogo a feroci dispute, ma come ci hanno insegnato i preti esiste il libero arbitrio, detto alla furlana "Ognun al Bale cun so agne ". Nel secolo scorso la nostra zona è stata teatro di ben tre sfollamenti, nel 17 dopo di Caporetto, nel 44 "provocato" dai tedeschi, di cui oggi ricorre l'anniversario e l'ultimo quello del 15 settembre 76 dovuto al terremoto. Sfollamenti, esodi che la nostra gente ha sempre sopportato con pazienza e la voglia di rientrare ,non appena finita l'emergenza, a casa propria e ricominciare a vivere sulla propria terra. Questi si possono paragonare agli odierni profughi che fuggono da guerre .Ben diverso però è per chi arriva con fare arrogante e pretendendo tutto subito ,forse non ha capito che per avere qualcosa bisogna sudarla e specialmente quando sei ospite adeguati agli usi e costumi di chi ti sta ospitando.. Io la penso così ,forse perché fin da piccolo ho "dovuto conoscere la terra straniera" e la precisone svizzera in fatto di diritti e doveri, se sbagliavi ti accompagnavano gentilmente alla frontiera , senza alcun clamore o manifestazioni. Come ho già detto ,anche nella nostra zona ci sono stati tre sfollamenti e profuganze, ma abbiamo dovuto (anche io sono stato sfollato nel 1976 a Lignano ) adattarci all'ambiente.." Ognun al bale cun so agne", perché qui si cammina sul filo del rasoio ,paragonare i "nostri " sfollamenti con quelli attuali possono causare delle vivaci discussioni.Mandi

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