"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 5 settembre 2018

Occhio al ponte sul Leale! Sicurezza a rischio

Grazie ai lettori che hanno aderito alla proposta di “dâsi in nota” segnalando, con una mail, l’interesse a essere informati dell’attività del Blog. A dimostrazione di questo “nuovo spirito” pubblichiamo un contributo, integrato da documentazione fotografica, arrivato da un lettore relativo alla solidità del ponte sul Leale. Come più volte ribadito, i contributi non possono essere anonimi: chi intende portare un contributo di discussione è sempre bene accetto; ugualmente graditi sono i commenti espressi “cun creance e sintiment”.
A&D
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L'effetto Genova è arrivato anche a Trasaghis: il Ponte sul Leale non è più sicuro. Che grande scoperta, come sono stati puntuali!! Dopo quaranta anni, si accorgono che le travi si stanno sgretolando, che il calcestruzzo usato è un insieme di ghiaia da 20-25 mm, senza leganti intermedi, estremamente poroso, l'umidità penetra con estrema facilità, intaccando le armature di ferro, corrodendo, arrugginendo… ne consegue lo sbriciolamento del calcestruzzo. 




Stanno cedendo anche gli appoggi sulle pile, si stanno semplicemente sbriciolando. Probabilmente il ponte è nato ammalato, costruito con materiali non idonei per durare nel tempo, ma l'ente preposto alla manutenzione sapeva delle criticità del ponte almeno dal 2004, quando l'ondata di piena ruppe l'argine del Leale a monte del ponte, rottura che probabilmente lo salvò dal crollo. I funzionari tecnici della Provincia fecero i sopralluoghi, quantificando danni dei terreni allagati, ma non si sa se presero provvedimenti per il ponte.
Il “caso Morandi” di Genova pare abbia ora fatto smuovere la Regione, Friul Strade sta monitorando tutti i manufatti di sua competenza. 
Per il nostro ponte, ammalato di cancro (la ruggine è il cancro delle armature),a quale rimedio si è pensato per alleggerire le sue stanche e consumate strutture? Un senso unico alternato, a tempo indeterminato con restringimento delle carreggiata. Ma non sarà certo una vettura in più o in meno ad allungagli la vita… Il continuo degradarsi delle armature e degli appoggi, non potrà che portarlo al crollo, può essere domani, tra un mese, un anno, alla prima piena!!!
Non so quali iniziative l'Amministrazione Comunale, o quali contatti con la Regione, nè quali provvedimenti intenda mettere in essere per tutelare i propri cittadini. Il ponte non è di proprietà del Comune, ma è inserito nel territorio di sua competenza, fa parte integrante della mobilità interna, privata e pubblica. Con l'imminente aperture delle scuole, sul quel ponte transiterà lo scuolabus tutti i giorni, con bambini che sono il futuro, l'avvenire dei nostri paesi, non si possono mettere a rischio, nemmeno ipotetico: pensare a percorsi alternativi sarebbe più che doveroso, prevenire è sempre meglio che rammaricarsi poi.

                                                              
                                                                                      Luciano Di Doi 

1 commento:

  1. E'mai possibile che si debba usare qualche vecchio proverbio per descrivere una determinata situazione , in questo caso va bene il proverbio "batti il ferro fino a ch'è caldo".La vicenda riguarda la caduta del ponte Morandi di Genova, a cui noi dobbiamo legarci per avere un po' considerazione riguardo al malandato ponte sul torrente Leale ad Avasinis.Certo la caduta del ponte a Genova ha scatenato un susseguirsi di controllo ,di accertamenti su tutti i ponti italiani ,ma fino a quando la notizia farà scalpore , tutti pronti al collaudo, poi quando la notizia passerà nelle pagine interne dei quotidiani tutto tornerà come prima. Ecco perché ora bisogna cavalcare la tigre dei ponti, in questo caso del ponte sul Leale, ponte già malandato ,a rischio crollo , diventato a senso unico alternato .."Non si sa mai" ,per permettere agli abitanti di Avasinis ,fornitori e corriere di linea di raggiungere Trasaghis, se poi la situazione dovesse peggiorare (lo)si chiede e c'è il guado di Corgnul.
    Comunque non preuccupatevi loro, i grandi burocrati altolocati ,saranno sempre pronti a scaricare le colpe alle amministrazioni passate e all'operaio stradale (ex Stradin) ,che non aveva segnalato il pericolo. Purtroppo funziona così, e la ricca documentazione di foto e di dati tecnici sparirà dentro qualche anonimo cassetto. Che dire ,siccome siamo entrati in autunno " Speriamo bene" .Alcune mie piccole considerazioni riguardo al Ponte sul Leale di Avasinis

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