Per quelli che non seguono "il social", riportiamo anche qui i principali interventi, per permettere un confronto ancora più vasto.
Partiamo da quelli che valutano positivamente la proposta:
Aurelia P.:: A me piace!
Barbara e Luigino V.:: Magariiiii.....siiiiiii
C'è chi riflette sulla contrarietà di Montenars all'unione:
Remo Brunetti: Bisugne scoltâ la volontât da int di Montenârs che no vûl jessi scancelade di Glemone...
Marco B. : La scancelarà el timp...
Remo B.: La borse! Al è mût e mût di metisi insieme! Si pos fâ dai consorzis di servizis, si pos fâ tantis roubis, nol è det che lasoluzion plui semplice a seti ancje la plui juste
Dolores S.: Proposta da chi non ha voluto far parte dell'UTI, non è credibile
Vi sono poi due riflessioni articolate che cercano di analizzare i termini del problema oltre un semplicistico sì o no:
Lodovico C.: Alla fine della fiera e' evidente che i costi di gestione (parlo della macchina amministrativa) dei comuni piu' piccoli sia alla lunga insostenibile (si parla di 600.000€ anni solo a Montenars) senza dimenticare problematiche forse (ma non voglio ne' mi permetto di dare giudizi) derivanti da gestioni poco accorte, penso ad esempio ai 600.000€ del comune di Bordano per le cause in essere (e al momento ferme in cassazione). Detto questo credo che il quadro fornito dalla regione non sia forse sufficientemente adeguato (uti) a fronte di una reale condivisione di funzioni e servizi tra i comuni del gemonese. Quello che servirebbe sarebbe la capacita' di valorizzare le specificita' di ciascun comune del gemonese entro un comune piu' grande senza che pero' il centro piu' grande (Gemona) pretenda di voler comandare e decidere a prescindere degli altri. Questa nuova unione darebbe sicuramente i suoi frutti e lo dico portando l'esempio di un'associazione di cui faccio parte: l'anpi. Dal 2010 esiste la sezione intercomunale di Gemona -Venzone (e non piu' le due sezioni separate di Gemona e Venzone) e l'anno scorso collaborando con la sezione della val del lago abbiamo pubblicato l'importantissimo lavoro di ricerca di Pieri Stefanutti sulle lapidi e sui cippi della Resistenza nei comuni di Gemona,Trasaghis e Venzone. Potrei fare un altro esempio la sezione ANA di Gemona in cui esistono al suo interno i gruppi di Artegna-Montenars, Bordano, Trasaghis, Venzone ecc che nelle loro specificita' danno vita alla sezione di Gemona. Insomma lavorare e fare cose belle e importanti assieme si puo'.
Katia C.: È singolare ciò che prevede la normativa regionale per questo tipo di referendum! In questo specifico caso l'unione con Gemona non è stata neppure argomento di campagna elettorale a Montenars! Che dire...a Montenars ha vinto il no, ma sono stati fagocitati da chi fa la parte del leone. La legge è chiara si va a maggioranza, e quindi non si può competere con i numeri di Gemona. Fare un comune "allargato" sarebbe un buon risparmio per i cittadini, però dovrebbe essere garantita la salvaguardia delle specificità di tutte le comunità, evitando al massimo atteggiamenti campanilistici. È indubbio che si dovrebbe trovare una serie di amministratori di livello affinché ciò avvenga. C'è molto lavoro da fare! Non so se siamo pronti.
Continuate a intervenire! L'invito è naturalmente rivolto (anche e soprattutto) agli amministratori in quanto (fatta naturalmente salva la potestà del Consiglio comunale sulle decisioni) dovrebbe essere interesse di ogni rappresentante della "cosa pubblica" sostenere e incentivare le occasioni di confronto democratico sui temi della collettività.
Potestà o no i nostri amministratori senza offese non si sporcano di rispondere perche sanno di essere in difetto su tutto cio che a tempo a dietro hanno parlato e scongiurato
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