"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 12 febbraio 2018

La bianca signora sul Lago - 12 - Generazioni a confronto

La "bianca signora" è tornata ad accarezzare il Lago.
E' il caso allora di riprendere la serie di racconti scritti dai lettori del Blog che tanto interesse aveva suscitato l'anno scorso: intal casselìn era rimasto questo racconto di Emi Picco che immagina sia "la bianca signora" a interrogarsi sul rapporto con le giovani generazioni.
E voi, avete ancora nel cassetto, o in testa, altri racconti ispirati alla "bianca signora sul Lago"? Mandateli al Blog!
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LA BIANCA  SIGNORA  DEL LAGO E I GIOVANI

“Ero stanca,. e forse un po’ giù, mi sentivo vecchia, così ho deciso di seguire la massima che dice ‘per restare giovani bisogna vivere con i giovani’ e pertanto ho deciso di farmi un giro  tra i giovani della zona attorno al Lago.
Così dopo aver chiesto consigli e qualche  vestito all'amica Contessa di Saslatina,  mi sono ’calata’ in una sagra della zona, che solitamente iniziano a Somplago.. la famosa sagra del ‘taj cu la cuzzina’... ma non ero in quella !..
Dunque, appena arrivata, mi sentivo spaesata a vedere tutta quella gente  intenta  a divertirsi  e la gioventù  intenta a bere, ma nessuno s’era accorto di me, finché un giovane mi ha detto:
-          “Ehi nonna ..  Da che mondo  arrivi  vestita così?”
-          ” Perché ..cos’hanno  i miei vestiti ?  Sono sporchi?”
-          “No, ma sono  alla vecchia … Tu non devi essere della zona! Comunque  ti bevi una birra  in compagnia ?”
-          “Certo, beviamoci una birra in compagnia,”.
Arrivati  vicino al ‘chiosco ‘ questo  baldo giovane mi ha fatto conoscere tutti i suoi amici di brigata che, dopo avermi salutato, hanno continuato imperterriti  a giocare su delle specie di lavagne di legno, io non ho capito  il loro utilizzo ,mentre in sottofondo si sentiva una musica infernale, che a me dava fastidio. Io   amavo i walzer e le polche che ballavo con il  principe di Klen…
Mi sono fermata   veramente  poco  a parlare con questa  gioventù, perché  loro invece  di parlare con me  continuavano a giocare con quelle piccole lavagne… così  ho capito che quel mondo non era adatto a me, era una roba estranea al mio modo di vivere. Io vivo lassù.., nel completo  silenzio, contemplando la natura, ogni tanto arriva la mia amica contessa di Saslatina  e ci facciamo grandi risate… Qua invece  baccano, ognuno per conto suo e lavagnette... No ! Meglio invecchiare   così.
Quasi mi dimenticavo: stasera ho una  cena in compagnia della Contessa e di altri amici  in cima al Sernio 

(Confessione e riflessione della Bianca Signora del Lago, scritta da Emi Picco; la foto a corredo è di Annamaria Gisolfi)

1 commento:

  1. Angela Turisini commenta su facebook: "Forse è proprio questo il nocciolo della questione e il fatto più inquietante: le nuove generazioni stanno perdendo il contatto diretto con la natura e vuol dire perdere di vista le nostre risorse, alimentari,culturali, sentimentali...tutto passa da lì...non ditemi dovrà passare da qualche schermo digitale? Vogliamo dimenticare da dove siamo venuti, perché siamo quello che siamo? Che incubo!"

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