La "bianca signora" è tornata ad accarezzare il Lago.
E' il caso allora di riprendere la serie di racconti scritti dai lettori del Blog che tanto interesse aveva suscitato l'anno scorso: intal casselìn era rimasto questo racconto di Emi Picco che immagina sia "la bianca signora" a interrogarsi sul rapporto con le giovani generazioni.
E voi, avete ancora nel cassetto, o in testa, altri racconti ispirati alla "bianca signora sul Lago"? Mandateli al Blog!
--------------------------
LA
BIANCA  SIGNORA  DEL LAGO E I GIOVANI
“Ero stanca,.
e forse un po’ giù, mi sentivo vecchia, così ho deciso di seguire la massima
che dice ‘per restare giovani bisogna vivere con i giovani’ e pertanto ho
deciso di farmi un giro  tra i giovani
della zona attorno al Lago. 
Così dopo
aver chiesto consigli e qualche  vestito all'amica Contessa di Saslatina,  mi sono
’calata’ in una sagra della zona, che solitamente iniziano a Somplago.. la
famosa sagra del ‘taj cu la cuzzina’... ma non ero in quella !..
Dunque,
appena arrivata, mi sentivo spaesata a vedere tutta quella gente  intenta 
a divertirsi  e la gioventù  intenta a bere, ma nessuno s’era accorto di
me, finché un giovane mi ha detto: 
-         
“Ehi nonna .. 
Da che mondo  arrivi  vestita così?”
-         
” Perché ..cos’hanno  i miei vestiti ?  Sono sporchi?” 
-         
“No, ma sono 
alla vecchia … Tu non devi essere della zona! Comunque  ti bevi una birra  in compagnia ?” 
-         
“Certo, beviamoci una birra in compagnia,”. 
Arrivati  vicino al ‘chiosco ‘ questo  baldo giovane mi ha fatto conoscere tutti i
suoi amici di brigata che, dopo avermi salutato, hanno continuato
imperterriti  a giocare su delle specie
di lavagne di legno, io non ho capito  il
loro utilizzo ,mentre in sottofondo si sentiva una musica infernale, che a me
dava fastidio. Io   amavo i walzer e le
polche che ballavo con il  principe di
Klen… 
Mi sono
fermata   veramente  poco  a
parlare con questa  gioventù, perché  loro invece 
di parlare con me  continuavano a
giocare con quelle piccole lavagne… così 
ho capito che quel mondo non era adatto a me, era una roba estranea al
mio modo di vivere. Io vivo lassù.., nel completo  silenzio, contemplando la natura, ogni tanto
arriva la mia amica contessa di Saslatina 
e ci facciamo grandi risate… Qua invece 
baccano, ognuno per conto suo e lavagnette... No ! Meglio
invecchiare   così. 
Quasi mi
dimenticavo: stasera ho una  cena in
compagnia della Contessa e di altri amici 
in cima al Sernio  
(Confessione
e riflessione della Bianca Signora del Lago, scritta da Emi Picco; la foto a corredo è di Annamaria Gisolfi)