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http://www.youtube.com/watch?v=A9i1Zi7tCLA
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
Raccolta di firme e comitati contro il potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago. Edipower risponde rassicurando le comunità: il progetto non ha alcun tipo di impatto negativo e, anzi, è stato inserito dallo stesso Ministero tra quelli di valenza ambientale. “Il nostro Paese ha preso precisi accordi con l’Unione Europea per la riduzione dell’emissione di Co2 in atmosfera - ricorda il caponucleo, Salvatore Marchese -, il progetto di Somplago guarda proprio in questa direzione. Abbiamo eseguito ogni tipo di studio possibile e presentato integrazioni dettagliate e complete, dal settore biologico a quello della velocità dell’acqua. Le popolazioni della zona possono stare tranquille perché la fluttuazione dei laghi di Verzegnis e di Cavazzo saranno molto limitate: a fronte di una variazione concessa del livello di quattro metri, ci siamo limitati a un solo metro. In sostanza non cambierà nulla”. Cambierà, invece, la capacità di produrre energia che aumenterà di 277 gigawatt ora da sommare ai 400 gigawatt ora attuali (per il totale di 677 gigawatt finali). “Le strutture di base già esistono - spiega Marchese - perché realizzate dalla Sade negli anni Cinquanta. L’energia che arriva dall’acqua è la più pulita e quella che dà maggiori garanzie in termini di fornitura: contrariamente a quella del vento e a quella del sole, anch’esse rinnovabili, la forza dell’acqua è accessibile sempre”. A questo servono gli invasi.
«C’è ancora difficoltà nel comprendere l’importanza dell’accesso alle fonti energetiche: per questo, periodicamente, noi apriamo la centrale e facciamo vedere come dall’acqua si passa alla lampadina di casa». Adesso la documentazione per l’ampliamento della centrale è all’esame del Ministero dell’ambiente che, tra poche settimane, si esprimerà in merito. La valutazione di impatto ambientale, infatti, è nazionale e non regione. Ottenuto l’okay da Roma l’iter passerà in Friuli-Venezia Giulia dove sarà preso in esame da tutti i soggetti, compresi i Comuni il cui parere, al momento è solo consultivo e non vincolante. “Il nostro impegno - dice Marchese - è mantenere un ambiente pulito e sano, e fornire al contempo alla comunità un’energia altrettanto pulita e che serve per vivere ogni giorno”.
L’investimento per questo mega progetto è di 100 milioni di euro. L’iter autorizzativo si concluderà entro il 2010.
Centrale di Somplago, si mobilitano i sindaci
(Messaggero Veneto — 08 ottobre 2009)
TRASAGHIS. Ampliamento della centrale di Somplago al centro di un incontro che si svolgerà lunedì alle 20.30 nel centro studi di Alesso, organizzato dai sindaci dei Comuni di Trasaghis e Bordano, rispettivamente Augusto Picco e Gianluigi Colomba. Al tavolo dei relatori, come preannunciato, siederanno il tecnico che ha seguito il progetto per le due amministrazioni Attilio Facchin, i due sindaci e Giorgio Cavallo, presidente regionale di Legambiente. Alla serata è invitata a partecipare tutta la popolazione così come sono invitati il "Comitato per lo sviluppo e la difesa della Val del Lago"e gli ex amministratori che a più riprese hanno manifestato la loro contrarietà al progetto. Diverso invece il discorso per Cavazzo e Verzegnis, in questo caso i sindaci hanno optato per un altro incontro informativo, organizzato nei propri paesi per il mese di novembre. Se quasi certa è la loro presenza nell'incontro di lunedì, non è nemmeno escluso che prendano la parola durante il dibattito. (...)
Messaggero Veneto — 30 settembre 2009
TRASAGHIS. Ha già raggiunto numeri ragguardevoli la raccolta di firme promossa dal Comitato di sviluppo e difesa della Val del Lago contro il progetto di ampliamento della Centrale di Somplago di proprietà dell’Edipower. Sono 1.200 le sottoscrizioni nell'arco di appena una settimana. «Siamo soddisfatti – spiega Anna Maria Gisolfi, portavoce del comitato – di come sta procedendo la raccolta di firme contro il progetto per l'installazione, nella già esistente centrale idroelettrica, di due gruppi reversibili e di una nuova galleria di adduzione». «Dobbiamo ancora unire tutte le schede e conteggiarle ma pare che le firme, già nei primi giorni di raccolta, abbiano ampiamente sforato il muro dei mille ». Il successo della raccolta secondo la portavoce del Comitato sarebbe da ricercare nel passato. «Da oltre mezzo secolo – continua Annamaria Gisolfi – il Lago dei Tre Comuni viene deturpato con progetti scellerati che non tengono conto né della ricaduta ambientale, né tanto meno della perdita economica e turistica che provocano nel tempo su tutta la zona». Le consultazioni pubbliche erano state chieste da Franceschino Barazzutti durante l'incontro organizzato dallo stesso nel centro sociale di Alesso assieme al consigliere regionale Enore Picco. Il comitato vuole l'archiviazione del progetto, come del resto chiedono anche gli ex amministratori della Val del Lago (tra questi Dino Rabassi e Loredano Tomat) e l'Ente tutela pesca che hanno detto “no” al progetto presentato da Edipower anche in seguito alla presa di posizione dell'ente regionale che ha sospeso di fatto il parere perché nel progetto presentato dalla Edipower «non risulta evidenziata l'assenza di pericoli». Due giorni fa intanto gli attuali amministratori della Val del Lago e nella fattispecie il sindaco di Trasaghis Augusto Picco e il sindaco di Bordano Gianluigi Colomba si sono incontrati per discutere dell'argomento e indire un'assemblea pubblica che probabilmente si terrà sempre nel centro sociale di Alesso, lunedì 12 ottobre alle 20. La data non è ancora ufficiale ma è molto probabile che venga confermata a giorni dagli stessi amministratori. Alla serata cui è invitata a partecipare tutta la popolazione locale, gli ex amministratori e i promotori dei precedenti incontri. Sul banco dei relatori siederanno oltre ai sindaci dei paesi coinvolti dal progetto, il tecnico che ha seguito il progetto per i comuni e, presenza da confermare, Giorgio Cavallo presidente di Legambiente.
Dario Venturini